SPERIMENTAZIONE COMPOSIZIONE INTROSPEZIONE
di Federico Carlo Simonelli
L’opera di Carlo Caldara si arricchisce di un capitolo creativo che fonde arte figurativa, ricerca concettuale e letteratura. Paesaggi e parole, sospesi come visioni sognate, si articolano in un racconto che unisce eleganza e profondità in un’autentica sperimentazione narrativa. L’autore ha studiato una nuova cifra stilistica intrecciando linguaggi differenti: la perizia pittorica si fonde con la post-produzione virtuale; l’assemblaggio di materiali diversi, come alluminio e plexiglass, si combina con l’antico linguaggio dell’evocazione e dell’epigramma. Osservando le opere a distanza, o in fotografia, se ne apprezza l’eleganza formale e solenne, capace di catturare l’attenzione anche in grandi spazi. Attraverso lo sguardo ravvicinato, tuttavia, questa composizione di colori e materiali rivela un equilibrio capace di evocare movimento e profondità. Ne risulta un quadro a più dimensioni, che invita l’osservatore a interrogarlo (e interrogarsi) su molteplici piani di lettura.

The work of Carlo Caldara is enhanced by a creative section that blends visual art, conceptual research and literature. Landscapes and words, suspended like dreams, tell a story which combines elegance and depth in an authentic narrative experimentation. The author suggests a new stylistic choice intertwining different languages: the pictorial skill is combined with the virtual post-production; the assembly of different materials, such as aluminum and plexiglass, combines with the ancient language of evocation and epigram. Looking at the works remotely or in photographs, you can appreciate the formal and solemn elegance, able to capture the attention even in large spaces. Looking at them closely, however, the composition of colors and materials reveals a balance that evokes movement and depth. The result is a multi-dimensional painting.


CARLO CALDARA: Sogni in bianco e nero di Emanuele Beluffi
Ma nel lavoro di Caldaranon mancano i riferimenti all’universo musicale: aprendo con True Story avevo infatti parlato di ri-arrangiamento, come si usa nella lavorazione di un brano musicale e alla sua riorganizzazione nel complesso delle progressioni armoniche. Bene, Caldara ha fatto la stessa cosa: se guardate bene, infatti, True Story è il ri-arrangiamento di The End. Una campionatura visualema anche, come abbiamo appena visto,  un recupero circolare del tempo(artistico).  

In the work of Caldara there are also references to the music universe: opening with True Story I had indeed spoken of re-arrangement, as it is used in the machining of a piece of music to reorganize overall harmonic progressions. Well, Caldara did the same thing: if you look good, in fact, True Story is the re-arrangement of The End. A visual sampling but also, as we just saw, a circular recovery of the time (artistic time).


“LOSE YOUR MIND”
di Annalisa D’Amelio
Non a caso Carlo Caldara pone la sua attenzione anche sull’uso farmacologico con un’immagine della Paroxetina e del Depamag, che vengono entrambi utilizzati per patologie e disturbi nella nostra società, e grazie ai quali ci può essere un miglioramento e un supporto per “illuminare” i nostri abissi.
It is no coincidence that Carlo Caldara also focuses his attention on the use of drugs with an image of Paroxetine and Depamag, which are both used for diseases and disorders in our society and, however, can also provide us with help and support to improve and “light” our depths.
Annalisa D’Amelio “lose your mind”


CARLO CALDARA di Giulia Monti
Le parole, scavate nell'alluminio, assumono per l'artista funzione di ferita, di uno squarcio nella materia che trattiene in sé i residui di altre parole, di altri pensieri. Caldara con questa scelta stilistica impone allo spettatore di andare a ricercare, fisicamente e concettualmente, i piccoli stralci di testo nascosti negli spazi che intercorrono tra una parola e l'altra, fa sì che per comprendere l'opera si faccia uno sforzo, si svolga un esercizio e, mentre questo avviene, ogni parola produce in noi una nuova immagine, un nuovo pensiero, un nuovo viaggio. Ad essere però vero protagonista nell'opera di Caldara è lo specchio: inserito all'interno della lastra di alluminio e posto a supporto delle diverse frasi che animano la composizione, avvia una stretta connessione tra l'opera e il fruitore.

The words, dug in aluminum, for the artist assume the role of the wound, of a gash in the matter which retains the residues of other words, of other thoughts. Caldara with this stylistic choice requires the viewer to search for, physically and conceptually, the small text excerpts hidden in the spaces that exist between one word and another, and that means that to understand the work an effort is needed, and, while this happens, every word produces a new image, a new thought, a new journey. It is important to highlight that in the works of Caldara the real protagonist is the mirror: it is inserted inside the aluminum plate to support the different phrases that enliven the composition, it gives life a close connection between the work and the viewer.


QUI ED ORA
di Marisa Vescovo
Caldara fa sua una tecnica di rimaneggiamento delle immagini che” trova”,non importa dove,che si pone come modo di elaborazione del rapporto con gli altri linguaggi del presente,con la tradizione,e la cultura della vita


PERCEZIONI MATERICHE
di Matteo Bellenghi
L’immagine pittorica viene così subordinata alla scritta che viene scolpita,incisa. L’Interno di ogni parola è attraversato da un’ulteriore lastra sottostante nella quale l’osservatore si rispecchia venendo così completamente assorbito dall’opera e, di conseguenza, divenendone parte.


PASSATO PROSSIMO VENTURO
Di Maurizio Sciaccaluga
Nelle sue opere,l’autore fonde insieme tempi e stili diversi per creare e raccontare un territorio onirico dove il futuro odora sempre di “dejà- vu”….,in cui atteggiamenti,situazioni ed atmosfere siano costantemente all’insegna di un preoccupante e ipotetico passato prossimo venturo.


GLI ANTIEROI
di Maurizio Sciaccaluga
Ma se esiste un dualismo di fondo,nelle opere di Carlo Caldara,questo si palesa soprattutto in uno sdoppiamento dell’immagine,segno del più profondo sdoppiamento dell’uomo alle prese con il proprio io. L’espediente formale è una costruzione compositiva basata sullo specchio. Il vero eroe forse esiste soltanto nel riflesso restituito dallo specchio.


LOTTA DURA SENZA PAURA (CON LA PITTURA)
di Boris Brollo
Questa eccentricità permette ,ancora una volta di vivere il momento dell’arte come luogo privilegiato,privo di limiti o di ingannevoli gerarchie. Così visione e desiderio sono termini costanti delle sue opere e l’entusiasmo del desiderio regala l’emozione inaspettata e talvolta rivelata.

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